Lo abbiamo detto in più occasioni: attenzione, la riforma del catasto così come impostata non va bene.

Alla fine anche il Governo ha condiviso il rischio, anzi la certezza, di non poter garantire con l’attuazione della riforma l’invarianza di gettito … tradotto: troppo alto il rischio di far aumentare le tasse sulla casa e con esse lo scontento generale dei contribuenti. Pertanto, fra i decreti di attuazione della delega fiscale che verranno approvati oggi dal consiglio dei ministri non ci sarà quello riguardante la riforma del catasto.

D’altronde, tra il 2010 e il 2014 la tassazione sulla casa è esplosa (ad esempio, nel 2011 l’ICI pesava per 9 miliardi di euro mentre nel 2014 IMU e TASI hanno inciso per 24 miliardi di euro), proprio quando il valore economico delle abitazioni è mediamente sceso di oltre il 16%. Quindi ben venga una riflessione del Governo (se ne riparlerà probabilmente in autunno, insieme alla riforma complessiva della tassazione sulla casa), auspicando che non sia solo un mero rinvio ma una seria riconsiderazione complessiva del carico fiscale sugli immobili.