Mentre gli investimenti in nuova edilizia residenziale sono diminuiti del 9,2% nel 2014 (dall'inizio della crisi un vero crollo: -58,1%), con i permessi di costruzione scesi a 58mila (uno dei livelli più bassi mai raggiunti dal 1936), si nota un andamento in controtendenza per il comparto del recupero del patrimonio abitativo esistente.
Crescono infatti ad un ritmo costante gli interventi (+20% in sette anni), grazie allo stimolo degli incentivi fiscali sulle ristrutturazioni e sul risparmio energetico.
Basterà questo a salvare le imprese edili italiane dal fallimento?