Dopo tredici anni dall’ultima revisione organica, il Consiglio dei Ministri ha approvato la legge delega per il riordino delle libere professioni. Una misura che interessa 14 categorie e coinvolge 1,6 milioni di lavoratori.
Il testo punta a ridefinire i parametri dell’equo compenso, a chiarire le attività riservate, a riorganizzare formazione continua e tirocinio, oltre a semplificare il quadro normativo delle società tra professionisti. Prevista anche la revisione dei Codici deontologici, per garantire che l’innovazione tecnologica – inclusa l’intelligenza artificiale – resti al servizio della professionalità umana.
La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni parla di una riforma “per restituire centralità e dignità a una categoria spesso considerata di serie B”.
Accogliamo positivamente l'attenzione del Governo su queste tematiche: la risposta deve essere però completa ed operativa, perchè servono nuove regole adeguate ai tempi che viviamo, che valorizzino le competenze professionali e tutelino la qualità del lavoro (a cominciare dall'equo compenso).
Una sfida che sarà centrale nel dibattito professionale dei prossimi mesi, a cominciare da #Mantova2025.
👇 qui il comunicato stampa del CdM in oggetto
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Equo Compenso