Una significativa rivalutazione della figura e dei compensi dei Consulenti Tecnici d'Ufficio (CTU) in Italia è stata annunciata dal Viceministro della Giustizia, Sen. Francesco Paolo Sisto. Le novità, illustrate in un recente intervento, preannunciano un incremento retributivo di circa il 61% e l'istituzione di un "new deal" volto a ridefinire il rapporto tra questi ausiliari del giudice e il sistema giustizia, con l'obiettivo di un pieno riconoscimento professionale.

Questi sviluppi assumono una particolare rilevanza per i professionisti del settore delle valutazioni e trovano eco nell'impegno di E-Valuations Istituto di Estimo e Valutazioni, che dal 2016 organizza annualmente a Mantova l'evento "Valutazioni Immobiliari: Cultura e Mercato del Real Estate". È significativo ricordare, infatti, la partecipazione dello stesso Viceministro Sisto all'edizione 2023 di tale convegno, durante la quale affrontò il cruciale tema dell'equo compenso, oggi al centro delle annunciate riforme.

Al centro della riforma, come delineato dalle dichiarazioni ministeriali, vi è un adeguamento sostanziale dei compensi, fermi da tempo e considerati non più congrui al valore e alla complessità delle prestazioni richieste. L'aumento percentuale annunciato mira a sanare questa disparità, riconoscendo il ruolo cruciale che i CTU svolgono nell'accertamento tecnico necessario ai fini processuali.

Parallelamente all'aspetto economico, la riforma introduce un quadro normativo rinnovato, definito come un "new deal". Questo accordo prevede l'introduzione di criteri specifici per la determinazione dei compensi, basati sulla materia oggetto della consulenza, sulle valutazioni dell'operato e, significativamente, sull'introduzione di tariffe orarie, includendo anche specifiche per il lavoro notturno.

Tale approccio mira a standardizzare e rendere più trasparente la liquidazione degli onorari.

L'iniziativa legislativa, come sottolineato, si pone l'obiettivo di superare le criticità derivanti da politiche precedenti, percepite come penalizzanti per la categoria, e di allineare la normativa alle recenti pronunce della Corte Costituzionale (citando decisioni che si estendono fino al 2025 e al 2022) per risolvere le discrepanze di trattamento. Il fine ultimo è quello di restituire piena dignità professionale ai CTU, spesso considerati figure sottovalutate nonostante l'imprescindibile apporto tecnico fornito ai giudici.

Le nuove misure, attualmente nelle fasi finali di elaborazione secondo quanto dichiarato, saranno implementate a breve e avranno un impatto positivo su un'ampia gamma di professionisti che collaborano con il sistema giudiziario, tra cui architetti, ingegneri, medici e altre figure specialistiche il cui contributo è essenziale per il corretto svolgimento dei procedimenti. Si attende quindi una valorizzazione complessiva del ruolo del consulente tecnico, fondamentale per una giustizia più efficiente e qualificata.

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Equo Compenso