l Decreto Salva Casa, atteso alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, introduce una serie di novità volte a semplificare la vita dei cittadini, ampliando le possibilità di sanatoria per interventi edilizi difformi rispetto a quanto dichiarato in Comune.

Tuttavia, questo provvedimento comporta anche un nuovo carico di adempimenti e responsabilità per i professionisti tecnici, che avranno un ruolo cruciale nelle nuove procedure.

Sanatoria per le difformità parziali
Una delle principali innovazioni del decreto riguarda la sanatoria per le difformità parziali, che sarà legata al pagamento di una sanzione variabile tra mille e poco meno di 31mila euro (per la precisione, 30.894 euro). Tale sanzione sarà pari al doppio dell'aumento del valore venale dell'immobile conseguente alla realizzazione degli interventi resi legittimi.

In caso di immobili soggetti a vincolo paesaggistico, la sanzione sarà determinata in base al maggiore importo tra il danno arrecato e il profitto conseguito mediante la trasgressione.

La determinazione dell'importo della sanzione sarà affidata a un professionista abilitato, che dovrà redigere una perizia di stima, senza indicazioni specifiche sui contenuti di questa perizia da parte del decreto, lasciando così ampia discrezionalità ai tecnici incaricati.

Datazione degli interventi e degli immobili
Il decreto introduce anche importanti modifiche in merito alla datazione degli interventi edilizi e degli immobili. Viene eliminata la doppia conformità urbanistica ed edilizia per le difformità parziali, richiedendo invece una doppia conformità semplificata che guardi alle norme edilizie del tempo di realizzazione dell'intervento e alle norme urbanistiche vigenti al momento della presentazione della domanda di sanatoria.

Diventa quindi fondamentale datare con precisione l'intervento da sanare per applicare le corrette regole tecniche e di progettazione. L'epoca di realizzazione dell'intervento potrà essere provata attraverso informazioni catastali, riprese fotografiche, estratti cartografici, documenti d'archivio o qualsiasi altro atto, pubblico o privato, oltre ai titoli edilizi.

Nel caso in cui questa documentazione non sia disponibile, sarà il tecnico incaricato a dover attestare la data di realizzazione con propria dichiarazione, assumendosi la responsabilità in caso di dichiarazioni false o mendaci, con relative sanzioni penali.

Nuove tolleranze e rispetto delle normative antisismiche
Un ulteriore ambito di adempimenti riguarda le nuove tolleranze edilizie.

Nei casi di immobili situati in zone a rischio sismico medio-alto, dove siano presenti elementi considerati legittimi in base alle regole sulle tolleranze costruttive ed esecutive, un tecnico dovrà attestare il rispetto delle prescrizioni del Testo Unico dell'Edilizia in materia di progettazione antisismica.

Questa attestazione dovrà essere trasmessa allo Sportello Unico dell'Edilizia per l'acquisizione dell'autorizzazione dell'ufficio tecnico regionale.

Conclusioni

Il Decreto Salva Casa rappresenta un tentativo di facilitare le procedure di sanatoria per i cittadini, introducendo al contempo nuovi obblighi e responsabilità per i professionisti tecnici. Questi ultimi saranno chiamati a svolgere un ruolo fondamentale nella valutazione delle sanzioni, nella datazione degli interventi e nell'attestazione della conformità alle normative antisismiche, affrontando nuove sfide e assumendosi responsabilità rilevanti per garantire il rispetto delle nuove disposizioni legislative.

Discuteremo di queste tematiche a Mantova il 20 settembre durante la 7ª edizione di Valutazioni Immobiliari: Cultura e Mercato del Real Estate, nel panel "Condono o Legittimazione - Nuovo Testo Unico delle Costruzioni".

Scarica il ritaglio stampa dell'articolo apparso sul Sole24ore del 28 maggio 2024

Fonte: Il Sole24 ore

Categorie:
Edilizia e Urbanistica