Nella negoziazione i numeri non sono “dati”: sono ancore cognitive. Alcune cifre entrano nella mente più velocemente di qualsiasi argomentazione complessa e guidano — quasi in automatico — percezione e decisione.
Nell’ultima pubblicazione della rubrica E-Valuations su “Negoziazione – Strumenti e Strategie per Consulenti e Valutatori”, curata da Lorenzo Scaglione, emerge un punto semplice ma troppo spesso ignorato: nella trattativa professionale non serve dire di più, ma dire meglio.
1, 2, 3, 5, 7, 9 e 10: non sono solo numeri, ma strategie.
1 comunica unicità e direzione
2 crea un bivio chiaro: scegliere diventa inevitabile
3 dà struttura (il cervello lo ama)
5 offre varietà controllata
7 rimane in memoria (simbolico e completo)
9 è realistico, non “perfetto” e quindi credibile
10 chiude il cerchio: è il decalogo delle buone pratiche
💡 Criticamente parlando: molti professionisti sovraccaricano le trattative con quantità inutili di dati, perdendo forza persuasiva. Bastano due numeri mirati, spiegati in modo concreto (“equivale a…”, “significa che…”), per rendere l’argomentazione più solida e ricordabile.
La verità è semplice: nella negoziazione i numeri non convincono, ma guidano.
📌 Stay tuned su E-Valuations.
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